giovedì 3 luglio 2014

. Di un sogno narrato .


. Di un sogno narrato.

Immerso nel buio non respirate che attesa:
verso la porta socchiusa l’anima è tesa.
Rumore di passi danno  ritmo al cuore …
fil di luce s’apre e chiude. Inizia il furore.

L’oscurità c’avvolge, denso è il respiro,
sensi tesi, sospesi. Sulla pelle un sospiro.
Mani forti e delicate cingono i fianchi
petto e cuore s’agitano, mai così franchi.

Profumo di pelle avidamente inalato
sfioro di labbra sul collo, assaggiato.
La punta del naso percorre il mento
mentre il capo è reclino, godimento.

Nel buio completo l’abbandono è totale
il battito è in balia d’ansia e desio carnale,
le mani  tengono, avvolgono, carezzano …
disegnan forme che occhi non apprezzano.

Ciò che allo sguardo è così  negato,
attira, e in qualche modo va svelato:
e le dita di certo non si fanno pregare
scorrono,scoprono, vanno a curiosare.

Capo reclino, la schiena si inarca;
curva “sorridente” il piacere rimarca.
Contro la parete è issata la passione
sollevata, infilzata … che emozione!

Le labbra tacciono, ma si dan da fare,
il respiro si spezza, l’abbraccio è totale.
Le unghie premono, la pelle si fa d’oca,
mentre col mattino, appare  luce fioca.